Resurrezione

Spatolato materico su tela, Tela, 2008

Questa opera, intitolata "Resurrezione", nasce da un gesto audace e devoto, dalla speranza profonda nell'annuncio di una nuova resurrezione del Cristo. Sullo sfondo, la luce sembra diffondersi ovunque: c'è una croce celata tra bagliori tenui, quasi come una promessa che si fa spazio tra le sfumature gialle e verdi, che non delimitano ma espandono, aprendo orizzonti e varchi di senso.?

I segni blu, colmi di energia e movimento, evocano ali: piume leggere, vibranti, che si distaccano dalla superficie della tela come se, proprio in questo istante, stessero scegliendo di sollevarsi, svincolarsi dal peso terreno per affidarsi al vento della fede. Qui la materia pittorica non si nasconde — ogni pennellata, ogni spatolata, è il ricordo di un atto deciso, di una libertà conquistata non come fuga ma come atto di fiducia, come apertura quotidiana alla possibilità di rinascere.?

Nell'assenza di un volto, la narrazione non si conclude mai: la direzione rimane aperta, sempre rivolta in avanti, verso una luce che chiama, che invita a lasciarsi attraversare dalla leggerezza e dal calore del sole — la vera promessa della resurrezione. L'opera è invito a vedere la speranza come uno spazio, una scelta, dove liberarsi è gesto ripetuto e semplice: come battere le ali, senza timore, senza voltarsi indietro.

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