Ivan Cuvato

pittore

LA CRITICA---------------------------------------- CUVATO E IL "DONO DEL COLORE"
Confesso che non ero mai stato attratto dall'informale: la mia.forma mentis classica era appagata
solo dal figurativo. Almeno fino a quando non ebbi occasione di vedere, diversi anni or sono, una
personale di Ivan Cuvato tenutasi a Villa Cambiaso, a Savona, con l'intrigante titolo di "Red
Devil", il "Diavolo Rosso".
Cuvato è il tipico artista che ha cominciato da zero, cioè dalle vere basi dell'arte: è uno che,
parafrasando De Chirico, "sa fare la punta al proprio lapis", cioè si è impadronito in prima istanza
della tecnica, del segno, del colore, del linguaggio tradizíonale con la sua granìmatica e la sua
sintassi, e solo in séguito è approdato, con il dol'uto "background" d'esperienza, ad espressioni non
figurative. E, naturztlmente, ha fatto il suo apprendistato presso importanti personaggi a livello
locale, nazionale ed internazionale, che gli hanno comunicato i segreti della vera arte.
Ancora giovanissimo, infatti, è entrato in contatto con grandi nomi dell'arte ligure: è soprattutto da
Sabatelli e da Salino che ha assimilato la magìa del segno e del colore unita ad una prorompente
fantasia; ma non è stato immune, anche, dalla lezione di Dangelo, di Cherchi, di Sassu e del sommo
Picasso, da lui conosciuto a Vallauris all'età di diciassette anni.
Ogni mostra di questo pittore è offerta al pubblico dopo una lunga "pausa di riflessione" e
rappresenta ormai un vero e proprio evento culturale, datalanotorietà internazionale di un Artista il
quale vanta I'inclusione nell'enciclopedia multimediale "Wikipedia" nonché numerosissime pagine
su "Internet". Ed ogni mostra ci presenta un diorama completo della sua produzione: dalle tele di
grandi dimensioni a quelle medie fino a quadri molto piccoli; un ruolo importante 1o giocano
anche i piatti e le sculture in ceramica,mezzo espressivo che I'artista siculo-albisolese predilige.
Tratto comune di tutte le opere di Cuvato è l'uso del colore come materia, come soggetto e oggetto
al tempo stesso: un vero e proprio tripudio di colori che si intrecciano, si fondono, si confondono,
saettano, balzano da una parte all' altra e perfino saltano fuori dalla nuda tela, protendendosi verso
I'osservatore, oppure invadono e dissacrano, quando ci sono, la seriosità delle cornici di stampo
ottocentesco (effetto, questo, naturalmente calcolato e di piacevole impatto visivo).
Un colore dal quale emergono ogni tanto forme stilizzate umane, vegetali, animali, eleganti nei loro
tratti appena accennati: è forse un ricordo della formazione figurativa di Cuvato, che un
tradizionalista come me non può che apprezzare.
Anni fa un pittore informale indossava magliette con la scritta "Il colore sono io": una frase che -
secondo me, e glielo dissi - anche Cuvato avrebbe potuto far sua. E infatti così intitolò una sua
mostra, cui ne seguirono altre dai titoli analoghi: 'Nel segno del colore", "Ho perso la testa nel
colore", "Ne faccio di tutti i colori", "Il colore mi ha dato alla testa", "Lamia vita per il colore"...
Sia sui "libri delle firme", sia su "Interrìet", tutti i messaggi lasciati dai visitatori sono concordi nel
lodare questo naturale e staripante "dono del colore" che Ivan Cuvato esprime nella sua ricca e
signifi cativa produzione artistica.
Sì, perché egli è un pittore "per essenza", intendendo con ciò che è uno che va dritto al nucleo della
pittura, è come se scendesse fino al centro della Terra per riportarne su gli umori infuocati e li
stendesse sulla tela, pronta ad assorbirli. Forme ancestrali che emergono dalf inconscio e si
sublimano; ben calcolati dosaggi di cromìe e di materie che, nella decisione e nella rapidità del
gesto, si fronteggiano, confliggono, esplodono, si ridistribuiscono in un crescendo di energia e di
"dinamismo plastico" (per usare una celebre espressione futurista) e poi si dispongono in quel
superiore equilibrio di masse e di volumi: ecco ciò che vede I'occhio dell'osservatore al termine del
lavoro creativo. Come in tutti i veri artisti dell'astratto e dell'informale, infatti, anche in Cuvato dal
caos primigenio si passa all'ordine, dall'esplosione delle cose si passa alla ricomposizione, dal
rumore all'armonia, dalla frammentarietà alla globalità.
Quello di Cuvato è uno degli ormai rari esempi - in questa Italia di "artisti della domenica", di
riviste, antologie e cataloghi che mettono dentro tutti alla rinfusa, senza distinzione di merito, basta
intascare la quota - è uno dei pochi esempi, dicevamo, di "artista totale", lontano per libera sceltadalla immensa folla dei mediocri e lontano parimenti dai limiti di un provincialismo di maniera che
rischierebbe di finire inevitabilmente nel "già visto" o nell'autocelebrativo. La sua professionalità
non si esaurisce in una gestualità ripetitiva o in un tecnicismo fine a se stesso, ma è il riflesso
estemo di una inesauribile sete interiore di conoscenza: di conoscere cose, uomini, ambienti, realta
tangibili e realtà immateriali, di fantasticare sul conosciuto per poi comunicarcelo con una svariata
grirnma di mezzi espressivi, con un linguaggio sempre rinnovato in termini concettuali, oltre che
visivi.
E così tutto ciò che fa parte del suo mondo - dalle memorie personali all'attualità, dalle relazioni
umane all'amore, dall'immaginazione ad occhi aperti ai fantasmi che vengono su dall'inconscio -
tutto si traduce in colori lussureggianti, in forme cromatiche che sono lo specchio della sua
illimitata disponibilità a comunicare, a socializzare, ad aprirsi alla piu vasta cerchia possibile di
persone...
Questo e tanto altro è Ivan Cuvato: un artista "a tutto campo", che ha trovato nell'Arte la sua
ragione di vita ed una inesauribile fonte di energia creativa e di comunicatività umana.
MARCO PENNONE--------------------------------------------

Bibliografia

IVAN CUVATO ARTISTA DELL"INFORMALE PITTORE SCULTORE CERAMISTA VIVE è LAVORA AD ALBISOLA MOSTRE NAZIONALI è INTERNAZIONALI TELEVENDITE ,PERMANENTE GALLERIA MERIGHI VARAZZE SAVONA --- CUVATO



nato a Gela (Caltanissetta) nel 1954, si è trasferito giovanissimo in Liguria. Vive a e lavora ad Albisola. Ha esposto in mostre personali e collettive internazionali. «Il contrasto fra la realtà e la percezione soggettiva emerge acutamente nella pittura di Ivan Pietro Cuvato, nella quale si riflette altresì un’ampia cultura estetica e il desiderio di esprimersi con linguaggio non convenzionale. Si riscontrano nelle sue opere, in particolare nel quadro “Le streghe”, una vivace intuizione figurale e una creativa capacità di tra-slazione formale e cromatica dei contenuti, con ricostruzioni di stampo espressionista e cubista, e coloriture che rimandano ad esperienze d’ambito ceramico, di cui lo stesso Cuvato è cultore. Un’arte, la sua, vibrante di immediatezza, con un’impronta stilistica originale ed efficace.» (S. Perdicaro)
cellulare . 348.5182709.--- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------
HA ESPOSTO IN MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE INTERNAZIONALI - LA FREQUENTAZIONE DEI GRANDI CHE SI AGGIRANO FRA LE BOTTEGHE ARTIGIANE NELLA VALLE DEL SANSOBBIA,L AMICIZIA E IL DIALOGO CON IL POPOLO DEI CERAMISTI,LE LEZIONI DI MAESTRI COME SABATELLI, SALINO, SOPRATTUTTO,MA ANCHE SASSU,SCANAVINO,CHERCHI,PICASSO,JORN,LAM, NON SONO STATE INUTILI AL RIBELLE CUVATO,CHE LE HA ASSIMILATE NEL PIù PROFONDO INCONSCIO. E NELLE SUE PERSONALISSIME TELE,NEGLI ACCATTIVANTI DISEGNI,SULLE SUPERFICI DEI PIATTI FITTILI -----Lorenzo Chiarlone.---TEL .349.4498961.-----------------------IVAN CUVATO ARTISTA DELL"INFORMALE PITTORE SCULTORE CERAMISTA VIVE è LAVORA AD ALBISOLA MOSTRE NAZIONALI è INTERNAZIONALI TELEVENDITE ,PERMANENTE GALLERIA MERIGHI VARAZZE SAVONA --- CUVATO



nato a Gela (Caltanissetta) nel 1954, si è trasferito giovanissimo in Liguria. Vive a e lavora ad Albisola. Ha esposto in mostre personali e collettive internazionali. «Il contrasto fra la realtà e la percezione soggettiva emerge acutamente nella pittura di Ivan Pietro Cuvato, nella quale si riflette altresì un’ampia cultura estetica e il desiderio di esprimersi con linguaggio non convenzionale. Si riscontrano nelle sue opere, in particolare nel quadro “Le streghe”, una vivace intuizione figurale e una creativa capacità di tra-slazione formale e cromatica dei contenuti, con ricostruzioni di stampo espressionista e cubista, e coloriture che rimandano ad esperienze d’ambito ceramico, di cui lo stesso Cuvato è cultore. Un’arte, la sua, vibrante di immediatezza, con un’impronta stilistica originale ed efficace.» (S. Perdicaro)
cellulare . 348.5182709.--- --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------
HA ESPOSTO IN MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE INTERNAZIONALI - LA FREQUENTAZIONE DEI GRANDI CHE SI AGGIRANO FRA LE BOTTEGHE ARTIGIANE NELLA VALLE DEL SANSOBBIA,L AMICIZIA E IL DIALOGO CON IL POPOLO DEI CERAMISTI,LE LEZIONI DI MAESTRI COME SABATELLI, SALINO, SOPRATTUTTO,MA ANCHE SASSU,SCANAVINO,CHERCHI,PICASSO,JORN,LAM, NON SONO STATE INUTILI AL RIBELLE CUVATO,CHE LE HA ASSIMILATE NEL PIù PROFONDO INCONSCIO. E NELLE SUE PERSONALISSIME TELE,NEGLI ACCATTIVANTI DISEGNI,SULLE SUPERFICI DEI PIATTI FITTILI -----Lorenzo Chiarlone.---TEL .349.4498961.---
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------HANNO DETTO E SCRITTO DI IVAN CUVATO .... STEFANO ZECCHI ,SENATORE GIANCARLO RUFFINO, PHILIPPE DAVERIO,LORENZO CHIARLONE.SALVATORE PERDICARO,FRANCA FERRARI,MARCO PENNONE,EMILIO SIDOTI. EC EC...