Formazione

Giulia Piacci nata a Campobasso nel 1999, frequenta il Liceo Artistico “G.
Manzù”, con indirizzo Arti Figurative. Consegue il Diploma nell’a.a.
2017/2018 con votazione di 100/100.
Inizio del percorso triennale presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia
con il corso di Pittura.
Consegue il Diploma Accademico di I livello nell’A.A. 2020/2021, con
votazione di 110/110 e lode.
Nel 2021 inizia il percorso magistrale presso l’Accademia Albertina di
Torino.
Il tema della memoria legato a quello del ritratto è alla base di una ricerca
artistica che trova la sua espressione nella corposità della tecnica ad olio. Il
ritratto di persone che fanno parte è il mezzo impiegato per richiamare alla
mente il ricordo sfuggente.
L’essenza evanescente si sovrappone per immagini nell’intimo della
persona come accade nella tela.
La scrittura unisce i due ritratti e richiama conversazioni registrate i cui
protagonisti sono i soggetti ritratti.
Dal mese di settembre fino a quello di ottobre inizio lo stage come pittrice di scena per la produzione scenografica del film "La Bella Estate", regia di Laura Luchetti

Tematiche

La memoria è stata la tematica centrale che ha
accompagnato il percorso di studi accademico. La sperimentazione di
tecniche e metodi differenti ha permesso di esprimere l’importanza del
tema del ricordo attraverso uno stile figurativo, profondamente legato alla
pratica del ritratto.
Il tema della memoria legato a quello del ritratto è alla base di una ricerca
artistica che trova la sua espressione nella corposità della tecnica ad olio. Il
ritratto di persone che fanno parte è il mezzo impiegato per richiamare alla
mente il ricordo sfuggente.
L’essenza evanescente si sovrappone per immagini nell’intimo della
persona come accade nella tela.
La scrittura unisce i due ritratti e richiama conversazioni registrate i cui
protagonisti sono i soggetti ritratti.
Una nuova tendenza di sperimentazione conduce verso l’impiego di sostanza organiche avariate, frutta e verdura, le quali posizionate a contatto con il supporto pittorico portano alla produzione di muffe.
Vengono adottati supporti in legno, materiale vivo, preparati con un’imprimitura a base di acqua, gesso, farina e latte.
La muffa corrode e modifica l’apparenza dell’opera iniziale, ma ne diviene parte essenziale. Il fungo distrugge e si ciba dell’opera e allo stesso tempo vive attraverso di essa.
I soggetti sono corpi e la memoria che essi evocano. Sono immagini che rappresentano ciò che resta di un ricordo lontano. La pittura cerca di congelare il momento dell’apparizione dell’immagine, ma questa è destinata a fuggire via trascinata dal corso del tempo.
Il desiderio si cela nella volontà dell’individuo di rendere sempre presente memorie del passato, di cui esso vive e si nutre. Il suo essere vivo lo conduce ad allontanarsi dal ricordo e il tempo che lo attraversa lo logora, seppur egli cerchi di serbarlo dall’oblio.
L’uomo compie la stessa azione che si verifica materialmente nel progredire della muffa, e si trasforma nel fungo il quale trae nutrimento dalle cellule che gli danno la vita.
Tutto ciò può determinare la scomparsa dell’opera, e del ricordo.

Tecniche

La tecnica ricorrente è quella della pittura ad olio, la quale si alterna e fonde alla scrittura e al collage.
Sono utilizzate anche tecniche più contemporanee come performance e azioni di live painting.
Altro punto ricorrente della produzione è la Calcografiche con l'impiego di tecniche tradizionali dall'acquaforte all'acquatinta e alla ceramolle, assieme a tecniche sperimentali con la prosedè alla cravatte, la gaufrage e altre.
Utilizzo della pittura digitale.

Premi

Primo premio del contest organizzato dall’ Unione Buddhista italiana per l’evento “Vesak 2022”, partecipazione al Live Painting presso San Pietro in Vincoli, Torino, 28/05/2022 e 29/05/2022