Enigma Naturale

Legno + foglia oro, Su basamento, 2016

Enigma Naturale

La scultura "Enigma Naturale" si presenta come un frammento di esistenza strappato al tempo, un monolito di legno scuro e consumato che evoca un senso di antichità e permanenza. La sua forma irregolare, quasi organica, suggerisce un tronco d'albero o una scheggia di roccia, un residuo di un processo naturale e primordiale. Il legno, con le sue venature profonde e le sue imperfezioni, diviene metafora del vissuto, della storia incisa nella materia stessa.

Al centro di questa massa scura e terrestre si apre un varco, un foro irregolare che attraversa l'opera. I bordi di questa apertura non sono levigati, ma vivacemente scolpiti e rivestiti da una preziosa foglia d'oro, che brilla e riflette la luce, creando un contrasto potente e simbolico.

Questo nucleo dorato e radioso rappresenta la scintilla di coscienza, l'idea, l'essenza che si manifesta attraverso la materia grezza e imperfetta. L'oro, da sempre simbolo di purezza, eternità e divinità, emerge dall'oscurità del legno, come un'epifania che sorge dal caos dell'esistenza. Il foro non è un vuoto, ma un passaggio, una porta che conduce a una realtà ulteriore.

L'opera invita a una profonda riflessione filosofica. Riprendendo il concetto platonico del "Mondo delle Idee", il legno rappresenta il mondo sensibile, fatto di ombre e apparenze, mentre l'oro simboleggia l'idea perfetta, la forma essenziale che è visibile solo attraverso la ragione e l'intuizione. La scultura suggerisce che la bellezza e la verità non risiedono sulla superficie, ma in una dimensione più profonda e illuminata, accessibile solo superando l'apparenza esteriore.

Allo stesso tempo, la scultura rimanda a concetti di esistenzialismo e fenomenologia. L'essere umano, come la scultura, è un'unità complessa di materia e coscienza. Il legno è il nostro corpo, la nostra contingenza nel mondo; l'oro è la nostra consapevolezza, il nostro sguardo interiore che dà senso e significato all'esistenza. Il foro al centro diviene uno sguardo verso l'ignoto, l'enigma che siamo noi stessi e la natura che ci circonda. L'opera suggerisce che la comprensione non è un processo passivo, ma un'attiva illuminazione interiore che ci permette di intravedere l'essenza al di là della forma.

"Enigma Naturale" è, in ultima analisi, un dialogo tra il primordiale e il trascendente, tra il caos della natura e l'ordine della coscienza. È un'interrogazione silenziosa sull'origine, sul significato e sulla bellezza, che lascia l'osservatore a contemplare la luce che emerge dall'oscurità e a cercare il proprio, personale, enigma.

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